Quando il meteo si mette di traverso, non è detto che la regata ne perda in fascino. La 151 Miglia edizione 2025 verrà ricordata per molte cose, non ultima la sua interpretazione del vento tratti presente fino a 18 nodi, a tratti assente ingiustificato. Nel bel mezzo di questa instabilità atmosferica i C-Cat 48 Gaia e Orcamiseria di Comar hanno messo in scena un serrato match race tra le due sistership . Al timone, Marco Negri su Gaia, primo vincitore nella classe Multiscafi appena istituita nella 151 Miglia. Secondo gradino del podio, con molto onore, Giuseppe “Pippo” Ercole su Orcamiseria, voce narrante del duello. A rendere il tutto più interessante e divertente, il fatto che Massimo Guardigli era a bordo di Gaia e Amerigo Guardigli su Orcamisera. Il tracking racconta di un inseguimento serrato, stile Formula 1 con derive, che ha messo a nudo le due anime delle “sorelle diverse”: Orcamiseria, più performante con vento deciso; Gaia, un’artista della leggerezza che con l’aria gentile ci va a nozze. “Con qualche nodo in più – ha osservato Pippo Ercole con la calma di chi le regate se le gode anche da dietro – i catamarani avrebbero detto la loro in modo più perentorio contro i monoscafi. Ma almeno, tra un bordo e l’altro, c’è stato tempo per divertirsi, conoscersi, magari anche per parlare di filosofia. Regatare in catamarano, in fondo, è anche questo: meno stress, più vita.” A fare compagnia ai multiscafi sul campo di gara, una nutrita flotta di Comet, che hanno portato con orgoglio la bandiera Comar lungo il percorso. Tra loro spicca Marco Paoletti, secondo in IRC overall e primo in Classe D con il suo C 38s Otaria: una barca sa ancora dire il fatto suo. Come certi fuoriclasse che, quando c’è da salire sul podio, ci salgono. Una regata complessa, una sfida in famiglia, una passerella per i progetti Comar: se il vento è stato capriccioso, il risultato no. Quando una buona barca incontra l’equipaggio giusto, il podio arriva.