Splash Comet C 45s sul secondo gradino del podio in Classe A Gruppo G e Verve Camer Comet C 50s terzo sul podio in Classe 0 Gruppo G nella regata internazionale di 104 miglia, che ha visto condizioni impegnative e scelte tattiche decisive.
Quando il vento si diverte a giocare a nascondino e l’arrivo si fa attendere proprio all’ultimo miglio, solo le barche nate bene sanno mantenere la rotta. E infatti, alla Brindisi–Corfù 2025, Splash e Verve Camer non hanno deluso.
La Brindisi–Corfù, ha messo a dura prova equipaggi e imbarcazioni: una traversata dominata quasi interamente da andature di bolina, con un vento capriccioso che ha mollato proprio nelle ultime miglia, quando ormai il traguardo era a vista. Per Gianni Savino “E’ stato bellissimo arrivare alle sei del mattino, prima che il vento abbandonasse il campo di regata, a meno di un miglio dalle barche più grandi. Pensavamo che fossero tutti i 50’, invece erano i 60’. Eravamo esaltati e nonostante il calo di vento siamo comunque riusciti a restare nel gruppo di testa. Noi, con la nostra barca che avevamo preparato controllando l’albero e i settaggi per motivi di sicurezza più che pensando alla sfida. Siamo partiti con le vele in dacron: una randa, uno spi, un gennaker. Gli altri avevano Code 0 , set di vele e alberi in carbonio. Una bella soddisfazione. Abbiamo fatto una buona tattica ma la barca cammina bene, è costruita in composito e ha uno scafo perfetto. La abbiamo utilizzata per molte crociere e adesso abbiamo deciso di fare regate offshore: in primis la Brindisi Corfù e la Est 105, poi probabilmente ci sposteremo nel nord Adriatico”.
Da bordo Verve Camer è stato annotato che “in queste condizioni, la differenza l’hanno fatta le barche capaci di cogliere ogni minima variazione di pressione, e la nostra non ha deluso. Grazie alla sua straordinaria reattività e velocità, siamo riusciti a sfruttare al massimo il vento sin dalla partenza, mantenendo un buon ritmo fino a Otranto e arrivando tra i primi in tempo reale, proprio mentre il vento andava via via calando” ha detto il Com.te Francesco Rima (che ha al suo attivo anche il comando della nave Palinuro- MM) “Navigare a bordo di Verve è stata un’esperienza unica: silenziosa, fluida, emozionante. La barca scivola sull’acqua con una grazia che stupisce, rispondendo con precisione ad ogni regolazione, senza mai dare l’impressione di essere in difficoltà. Anche chi non aveva ancora avuto l’occasione di partecipare a una vera regata su questa barca ha potuto apprezzarne l’equilibrio, la solidità e la capacità di tenere il passo, anche contro avversari ben più grandi e blasonati. Un grazie speciale a chi ha creduto e continua a credere in questo progetto. Perché quando una barca è costruita bene, fatta per correre e per emozionare, il tempo non conta: ciò che conta è vederla navigare, ancora e ancora. Il merito va all’armatore Giuseppe Greco, a mia sorella Tonia in veste di tattico, e all’equipaggio un gruppo affiatato, legato alla Compagnia della Vela Salento, composto da amici e velisti esperti che si conoscono da anni e sanno lavorare insieme con grande sintonia. Una squadra che si alterna a bordo quando possibile, senza mai perdere concentrazione e spirito sportivo accompagnato da Camer, Cielle Impianti, Unipol, Nuovarredo, Caffè Sereno e Metalgi, che parteciperà alle prossime Veleziana e Barcolana.